🌴Chi Sono
Il mio primo “fumetto” lo realizzai già alle elementari, narrava la storia di un cavaliere errante (mai terminato) Qualche anno più tardi frequentai una scuola del fumetto, migliorai soprattutto l'impugnatura della matita. Imparai o cercai di imparare la struttura di un disegno, proporzioni, prospettive, ecc...ma nel contempo allenai poco la cosa più importante: “la fantasia e l'imprevedibilità di un disegno” che può essere bello anche nei suoi difetti e geniale nella sua “bruttezza”. In un certo senso la scuola peggioro' la mia vena artistica.
Finita la scuola lavorai per alcune case editrici, tra queste: "il Corrierino" con brevissime pubblicazioni.
Delle prove mai terminate per il "Tiramolla." Delle prove mai iniziate per "Cattivik", (per mancanza di voglia).
Come vignettista per una rivista umoristica.
Capii da subito che i lavori su commissione non erano fatti per me, il disegno associato al lavoro mi arrecava un forte disagio emotivo e un senso di frustrazione che mi portava a fare dei brutti lavori. A 30 anni mi stufai e abbandonai quel poco che avevo. Cambiai vita e lavoro.
A 35 anni partii per Cuba, scoprii la passione per i viaggi e soprattutto per quell'isola. Mi innamorai di una bellissima cubana. Comprai con 2000 euro una casetta a Sancti Spiritus dove soggiornai per brevi periodi. l'unica cosa importante era solo questo; Cuba e la mia bellissima Cubana che sposai a Santa Clara.
I desideri e sogni lavorativi che avevo da giovane studente cambiarono con il passare del tempo. Realizzarmi come fumettista fu una prospettiva che perse di significato e di interesse i cambiamenti della mia vita e delle mie emozioni mi portarono a vivere e concentrarmi su altre cose.
Il mio primo “fumetto” lo realizzai già alle elementari, narrava la storia di un cavaliere errante (mai terminato) Qualche anno più tardi frequentai una scuola del fumetto, migliorai soprattutto l'impugnatura della matita. Imparai o cercai di imparare la struttura di un disegno, proporzioni, prospettive, ecc...ma nel contempo allenai poco la cosa più importante: “la fantasia e l'imprevedibilità di un disegno” che può essere bello anche nei suoi difetti e geniale nella sua “bruttezza”. In un certo senso la scuola peggioro' la mia vena artistica.
Finita la scuola lavorai per alcune case editrici, tra queste: "il Corrierino" con brevissime pubblicazioni.
Delle prove mai terminate per il "Tiramolla." Delle prove mai iniziate per "Cattivik", (per mancanza di voglia).
Come vignettista per una rivista umoristica.
Capii da subito che i lavori su commissione non erano fatti per me, il disegno associato al lavoro mi arrecava un forte disagio emotivo e un senso di frustrazione che mi portava a fare dei brutti lavori. A 30 anni mi stufai e abbandonai quel poco che avevo. Cambiai vita e lavoro.
A 35 anni partii per Cuba, scoprii la passione per i viaggi e soprattutto per quell'isola. Mi innamorai di una bellissima cubana. Comprai con 2000 euro una casetta a Sancti Spiritus dove soggiornai per brevi periodi. l'unica cosa importante era solo questo; Cuba e la mia bellissima Cubana che sposai a Santa Clara.
I desideri e sogni lavorativi che avevo da giovane studente cambiarono con il passare del tempo. Realizzarmi come fumettista fu una prospettiva che perse di significato e di interesse i cambiamenti della mia vita e delle mie emozioni mi portarono a vivere e concentrarmi su altre cose.